Panoramica

TurnMaster SP panoramica software

Il Decreto Legislativo 8 aprile 2003, n. 66 all'Art. 1 in "Finalità e definizioni" sancisce che il lavoro a turni è:

"qualsiasi metodo di organizzazione del lavoro anche a squadre in base al quale dei lavoratori siano successivamente occupati negli stessi posti di lavoro, secondo un determinato ritmo, compreso il ritmo rotativo, che può essere di tipo continuo o discontinuo, e il quale comporti la necessità per i lavoratori di compiere un lavoro a ore differenti su un periodo determinato di giorni o di settimane".

"qualsiasi metodo di organizzazione (...) secondo un determinato ritmo (...) di tipo continuo o discontinuo..."

Qual è il metodo migliore?

In assoluto non esiste un metodo migliore ma esistono delle caratteristiche "oggettive" intrinseche ai metodi che soddisfano esigenze diverse, naturalmente tutti dovranno rispettare ogni vincolo di legge (ad esempio il riposo settimanale, il riposo giornaliero, ecc.).

TurnMaster SP a differenza di TurnMaster Express, prevede l'utilizzo di sequenze di turni di lavoro (più o meno lunghe) che si ripetono ciclicamente nel tempo (ad esempio la sequenza Mat-Pom-Not-Riposo ripetuta ciclicamente per tutto l'anno e all'occorrenza slittata di uno o più elementi della sequenza stessa su vari dipendenti). L'utilizzo sapiente di queste sequenze applicate ad un numero variabile di dipendenti genera naturalmente un carico di lavoro (cioè il numero di persone al lavoro in un determinato giorno in un determinato turno) fisso, predeterminato ed immodificabile.

Esempio 1

La sequenza Mat-Pom-Not-R (solo a titolo di esempio) ripetuta ciclicamente e slittata di una posizione per quattro dipendenti genera una presenza fissa (carico di lavoro) di un solo dipendente sempre al lavoro ad ogni turno in ogni giorno dell'anno (tre dipendenti in totale ogni giorno).

DIP1

MAT

POM

NOT

R

MAT

POM

NOT

R

MAT

POM

NOT

R

MAT

POM

DIP2

R

MAT

POM

NOT

R

MAT

POM

NOT

R

MAT

POM

NOT

R

MAT

DIP3

NOT

R

MAT

POM

NOT

R

MAT

POM

NOT

R

MAT

POM

NOT

R

DIP4

POM

NOT

R

MAT

POM

NOT

R

MAT

POM

NOT

R

MAT

POM

NOT

 

MAT

1

1

1

1

1

1

1

1

1

1

1

1

1

1

POM

1

1

1

1

1

1

1

1

1

1

1

1

1

1

NOT

1

1

1

1

1

1

1

1

1

1

1

1

1

1

TOT

3

3

3

3

3

3

3

3

3

3

3

3

3

3

Un altro dei metodi di organizzazione più usato è l'antitesi del primo, si rinuncia all'utilizzo delle sequenze fisse cicliche perché si deve gestire una attività che ha delle variazioni significative dei carichi di lavoro (si pensi ad una stazione di servizio autostradale o ad un centro commerciale… non ha senso avere lo stesso numero di dipendenti al lavoro indifferentemente in qualunque turno della giornata ma è più produttivo averne di più quando c'è maggior traffico/clientela… per esempio meno dipendenti il lunedì mattina e/o più dipendenti il sabato pomeriggio).

Esempio 2

In questo esempio ipotizziamo una richiesta di dipendenti (carico di lavoro) di una ipotetica azienda. Il carico di lavoro è molto vario… non tutti i giorni si desiderano dipendenti al turno di notte ma in ogni caso mai più di uno per notte… alcuni giorni si desiderano 2 dipendenti al turno di mattina in altri ne basta uno solo… alcuni giorni si desiderano 2 dipendenti al turno di pomeriggio in altri ne basta uno solo…

DIP1

R

R

MAT

NOT

NOT

NOT

NOT

R

MAT

POM

R

MAT

MAT

MAT

DIP2

R

POM

R

MAT

POM

POM

POM

R

R

MAT

NOT

NOT

NOT

NOT

DIP3

POM

R

NOT

R

MAT

MAT

MAT

MAT

R

R

POM

POM

POM

POM

DIP4

MAT

NOT

POM

R

MAT

MAT

MAT

R

POM

R

MAT

POM

POM

POM

DIP5

R

MAT

R

POM

POM

POM

POM

POM

R

NOT

R

MAT

MAT

MAT

 

MAT

1

1

1

1

2

2

2

1

1

1

1

2

2

2

POM

1

1

1

1

2

2

2

1

1

1

1

2

2

2

NOT

0

0

1

1

1

1

1

0

0

1

1

1

1

1

TOT

2

2

3

3

5

5

5

2

2

3

3

5

5

5

La differenza rispetto al primo esempio è rappresentata dal fatto che il numero di dipendenti al lavoro in un determinato turno di un determinato giorno è deciso da colui che sviluppa i turni e non da un'immodificabile sequenza ciclica (come nell'esempio  1).

Per approfondimenti di questa metodologia di lavoro vi rimandiamo alla lettura delle pagine relative alla versione Express.